VIDEO TIME | #imnature , la rivendicazione della libertà umana
La pressione devastante della vita moderna , lo stress, le luci bianche e fredde del uffici, la schiavitù del mondo social. E' contro lo stile di vita moderno la nuova campagna "i'm nature" per il WWF che rivendica le radici dell'uomo, il legame con madre natura, per ricordarci che nasciamo liberi e possiamo scegliere di esserlo.
Ogni giorno.
Siamo abituati a essere inghiottiti dalla quotidianità della vita.
Da blocchi di cemento, dal cibo congelato, dal lavoro, dalle apparenze , da una vita vissuta in vetrina. Ma questo ci fa dimenticare la grande bellezza della natura alle quale ogniuno di noi è legato da un recondito istinto di libertà.
Una campagna pubblicitaria toccante ,che di certo smuove l'animo umano quella realizzata per il WWF ; #I'm Nature racconta un uomo e una donna, liberi da ogni costrizione sociale immersi nella natura. I protagonisti sono immortalati in una scena bucolica che si riavvolge portando indietro in nostri "Adamo ed Eva" alla schiavitù della vita che li circonda ,rendendoli ostaggi - finalmente - consapevoli di una quotidianità che non lascia respire l'anima .
”Non sono le mie email, i like sulla mia pagina Facebook o il fast food della pausa pranzo – recita la voce narrante – Sono le foglie che cadono sulle mie spalle, l’erba sotto i miei piedi, il vento tra gli alberi, l’acqua tra le rocce, la terra tra le mie dita. Sono le scelte che faccio”.
Buona visione ,
Meg
Ogni giorno.
Da blocchi di cemento, dal cibo congelato, dal lavoro, dalle apparenze , da una vita vissuta in vetrina. Ma questo ci fa dimenticare la grande bellezza della natura alle quale ogniuno di noi è legato da un recondito istinto di libertà.
Una campagna pubblicitaria toccante ,che di certo smuove l'animo umano quella realizzata per il WWF ; #I'm Nature racconta un uomo e una donna, liberi da ogni costrizione sociale immersi nella natura. I protagonisti sono immortalati in una scena bucolica che si riavvolge portando indietro in nostri "Adamo ed Eva" alla schiavitù della vita che li circonda ,rendendoli ostaggi - finalmente - consapevoli di una quotidianità che non lascia respire l'anima .
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”Non sono le mie email, i like sulla mia pagina Facebook o il fast food della pausa pranzo – recita la voce narrante – Sono le foglie che cadono sulle mie spalle, l’erba sotto i miei piedi, il vento tra gli alberi, l’acqua tra le rocce, la terra tra le mie dita. Sono le scelte che faccio”.
Buona visione ,
Meg
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